Le persone oltre i 50 anni possono ritardare la demenza attraverso la compagnia di animali domestici, secondo uno studio condotto in Cina.
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Uno studio condotto da ricercatori dell’Università Sun Yat-sen a Guangzhou, Cina, ha scoperto che avere animali domestici potrebbe essere associato a tassi più lenti di sviluppo della demenza.
Pubblicato martedì su JAMA Network Open, ha stabilito che avere un animale domestico modifica la memoria verbale e la fluidità tra gli adulti che vivevano da soli, cioè questi tassi sono più agili in coloro che non vivono da soli. La ricerca ha coinvolto più di 7.900 partecipanti di età superiore ai 50 anni, di cui il 35% aveva animali domestici, mentre il 27% viveva da solo.
L’autore dello studio, il professor Ciyong Lu, afferma che “Questi risultati suggeriscono che avere animali domestici potrebbe essere associato a un declino cognitivo più lento tra gli anziani che vivono da soli”. Un dato cruciale, considerando che attualmente più di 55 milioni di persone soffrono di demenza in tutto il mondo, con quasi 10 milioni di nuovi casi ogni anno, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Inoltre, la malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza, attualmente classificata come la settima causa principale di morte, sempre secondo l’OMS. I sintomi includono dimenticanze, confusione, ansia, valutazione errata delle distanze, tra gli altri. Attualmente non c’è cura, quindi l’ideale è rimanere attivi.